DAL 12 FEBBRAIO 2021
A Recanati al via OltreMarche: video racconti di emigrazione legati al cibo
Da New York a Londra, passando per Udine e Mendoza, il Museo dell’Emigrazione Marchigiana alla scoperta dei ristoranti di cucina regionale fuori dalle Marche.
Il cibo è indissolubilmente connesso ai fenomeni migratori, e rappresenta da sempre uno dei maggiori fattori di evoluzione delle culture.
Con il progetto “OltreMarche” il Museo regionale dell’Emigrazione Marchigiana, in collaborazione con la Regione Marche, il Comune di Recanati e il Cisei (Centro Internazionale Studi Emigrazione Italiana), racconterà in una rassegna di video interviste un risvolto dell’emigrazione forse non molto noto, ma che invece riveste un ruolo fondamentale nel contribuire a far conoscere il nostro territorio nel mondo: i ristoranti di cucina marchigiana a migliaia di chilometri di distanza dalle Marche.
“Il nostro museo dell’Emigrazione Marchigiana rappresenta un’eccellenza regionale che dobbiamo valorizzare in tutte le sue diverse forme – ha dichiarato l’Assessora alle Culture Rita Soccio – la cultura del cibo è un’asse importante della tradizione regionale e nazionale che racconta il passato e il presente delle nostre comunità. Quello che stiamo cercando di fare e creare un ponte tra i diversi Enti e Comuni per progetti comuni che vanno nella direzione di potenziare una storia recente del nostro paese”.
Grazie al coraggioso operato quotidiano di emigrati D.O.C. OltreMarche racconterà come le specialità enogastronomiche regionali stiano avendo sempre più risalto, sia in Italia che all’estero, e come tutto ciò comporti inevitabilmente una crescente curiosità verso la loro regione di provenienza. L’enogastronomia italiana, infatti, grazie ad una straordinaria gamma di prodotti di altissima qualità che riflettono secoli e secoli di storia e di cultura, rappresenta un notevole veicolo di abbattimento delle barriere culturali. Un’occasione di convivialità che spesso si accompagna ad una vera e propria trasmissione di saperi, oltre che di sapori.
La cucina marchigiana, pur dovendo competere con cucine regionali molto più conosciute all’estero, può oggi contare su alcune vere e proprie “oasi”, dov’è possibile riassaporare, incontrare e conoscere prodotti tipici unici: tra cui i cremini, le olive ascolane, i formaggi e i salumi, i vini…
Oscillando sempre fra tradizione e innovazione, si scoprirà che oltre la pasta e la pizza la cultura del cibo regionale all’estero è molto più varia.
“Un viaggio che parte dal quartiere di Brooklyn, a New York, dove un’intraprendente coppia ha aperto il ristorante Cremini’s, – ha spiegato Luigi Petruzzellis, responsabile di Sistema Museo Infinito Recanati – passando per Londra, dove Rosso di Sera dal 2007 propone piatti tradizionali, tornando in Italia, vicino Udine, dove la Trattoria al Picchio prende il nome dal simbolo stesso della Regione Marche, per poi sbarcare in Argentina, terra di elezione per decine e decine di migliaia di corregionali, dove ha sede La Marchigiana, siamo andati a conoscere dei veri e propri ambasciatori delle Marche; dietro il loro lavoro c’è una filiera di produzione di qualità che parte da qui e raggiunge il mondo con ritorni economici e culturali notevoli per la regione”.
Il tour culinario/culturale si concluderà a Genova, città simbolo dell’emigrazione italiana, con un contributo del Cisei, che andrà a indagare in maniera più approfondita il rapporto tra cibo ed emigrazione.
OltreMarche sarà trasmesso ogni venerdì, a partire dal 12 febbraio, sul canale Youtube Recanati Città dell’Infinito e sulle pagine facebook: emigrazione.marchigiana e Recanati.infinito