SABATO 23 MARZO 2024
Villa Colloredo Mels
ore 11:30
Dal prossimo 23 marzo presso il Museo Civico di Villa Colloredo Mels di Recanati sarà visibile a tutti il riallestimento delle sale espositive che ospitano quattro dei cinque capolavori pittorici lasciati nella cittadina leopardiana da Lorenzo Lotto. La celebre Annunciazione, il maestoso Polittico di San Domenico, la suggestiva Trasfigurazione e la miniatura del San Giacomo Maggiore del maestro rinascimentale potranno per la prima volta essere ammirati e compresi dai visitatori in ogni loro minimo dettaglio grazie all’ausilio di diversi dispositivi multimediali e al corposo ampliamento di tutti gli apparati didascalici.
Il celebre artista veneto mantenne sempre uno stretto legame con le Marche e con Recanati in modo particolare, tant’è che venne chiamato per la prima volta nella regione nel 1506 proprio dai frati domenicani recanatesi per realizzare l’omonimo polittico. Da qui la sempre più pressante esigenza di una rilettura ex novo del percorso espositivo e della sequenza delle opere, integrata a un sistematico progetto di valorizzazione secondo gli indirizzi più aggiornati della ricerca museologica in grado di rendere pienamente comprensibile ai vari tipi di pubblico il rapporto tra le quattro opere, l’artista e il territorio.
In particolare si è lavorato alla realizzazione di percorsi narrativi mediante l’uso di mezzi digitali e di natura filmica secondo i più avanzati modelli di storytelling, arricchiti da interventi sonori e olfattivi mirati. La visita delle sale diventa quindi una vera e propria Lorenzo Lotto digital experience tutta da scoprire, coinvolgendo sia il visitatore poco esperto che il profondo conoscitore con contenuti attrattivi e consentendo la visione di dettagli di raffinata bellezza impossibili da vedere a occhio nudo.
La rifunzionalizzazione in chiave cronologica dei capolavori lotteschi di Villa Colloredo Mels ha comportato in primis il raddoppio delle sale espositive dedicate all’artista, affiancando per la prima volta a ciascuna opera il relativo apparato multimediale. Un art wall di grandi dimensioni ubicato nella prima sala, inoltre, accoglierà il pubblico proiettando alcuni degli straordinari e piccolissimi particolari presenti nelle opere recanatesi mentre un’ulteriore installazione permetterà allo stesso Lotto di coinvolgere lo spettatore invitandolo a conoscere la sua vita e le sue opere.
Infine una sezione dedicata al rapporto tra Lorenzo Lotto, Recanati e Loreto (luogo della sua morte, avvenuta nel 1556) introdurrà il visitatore alla sezione lottesca e racconterà un pezzo fondamentale della storia del territorio anche grazie all’opera Traslazione della Santa Casa del coevo pittore marchigiano Vincenzo Pagani.
Contestualmente sono state riallestite e rifunzionalizzate anche altre quattro sale della pinacoteca comprendenti opere di maestri della pittura marchigiana tardomedievale come Pietro di Domenico, Olivuccio di Ceccarello e Giacomo di Nicola da Recanati, anch’esse dotate di un moderno e completo apparato didascalico atto alla valorizzazione di questi artisti troppo a lungo considerati “minori”.
Per l’occasione si è anche messa a punto una modalità unitaria e coordinata di comunicazione visiva delle collezioni e dei servizi offerti, a partire dall’ingresso del museo fino al cortile, al bookshop e alle sale superiori. Notevole attenzione è stata inoltre riservata all’accessibilità, con traduzioni in alfabeto braille e in lingua inglese, didascalie studiate appositamente per i più piccoli e schede di sala bilingue da leggere con comodità grazie alle sedute previste di fronte a ogni opera.
Il progetto, che segue importanti interventi conservativi realizzati recentemente sul Polittico di San Domenico e la Trasfigurazione, viene a configurarsi come ulteriore e strategica valorizzazione in chiave multimediale del patrimonio culturale recanatese e della sua ricca offerta museale. Fortemente voluto dal Comune di Recanati – Assessorato alle Culture, l’intervento è stato realizzato grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Macerata e Sistema Museo e con la consulenza museologica e curatoriale della storica dell’arte Marta Paraventi.